Il presidente della Quarta Commissione: «Emergenza dietro l’angolo: si rischia la paralisi»
Il Consiglio regionale, nella seduta del 21 luglio, si occupi anche della legge sui rifiuti e delle modifiche a quella urbanistica.
Lo chiede il presidente della Quarta commissione consiliare “Ambiente e territorio”, Gianluca Gallo. Rivolgendo un invito al presidente dell’Assemblea, Franco Talarico, a voler integrare in tal senso l’ordine del giorno, Gallo ricorda che «le due proposte di legge in questione sono state già approvate nei giorni scorsi dalla Commissioni: attendono ora soltanto d’essere sottoposte all’esame dell’Aula». Una valutazione, secondo il presidente della Quarta commissione, «necessaria ed essenziale, poiché ispirata da oggettive motivazioni di urgenza e necessità».
Dal generale al particolare: «Come evidenziato anche con note ufficiali dalla Prefettura di Cosenza e dal presidente dell’Anci Calabria, Peppino Vallone, la mancata approvazione della legge sui rifiuti – spiega Gallo – aprirebbe le porte da subito, nel cuore della stagione estiva, ad una nuova fase emergenziale, che ben difficilmente potrebbe essere affrontata con la dovuta solerzia dalla Regione, dal momento che nell’articolato che si chiede di sottoporre a discussione e voto sono radicate pure previsioni sulla copertura finanziaria di interventi e servizi indispensabili che, in mancanza, subirebbero uno stop dalle conseguenze nefaste». Aggiunge il presidente della Quarta commissione: «Altrettanta rilevanza rivestono le modifiche alla legge urbanistica, esse pure già licenziate dalla Commissione: la loro mancata adozione, infatti, provocherebbe il sostanziale blocco dei piani regolatori generali della gran parte dei Comuni calabresi, con gravissime ripercussioni ed un vuoto legislativo che porrebbe a repentaglio la tutela dell’ambiente e lo sviluppo urbanistico della regione». Ragioni per le quali Gallo conclude lanciando un appello «al presidente Talarico, ma pure ai gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione, affinché, con senso di responsabilità, consentano al Consiglio regionale di occuparsi di questioni caratterizzate da obiettive ragioni di urgenza ed offrire così, sia pure sul filo di lana di una legislatura ormai in chiusura, risposte e soluzioni di cui la Calabria e i calabresi hanno indifferibile, assoluto bisogno».
Reggio Calabria, addì 17 luglio 2014