Gallo contro l’accorpamento degli ospedali di Castrovillari e Acri

COMUNICATO STAMPA: Gianluca Gallo alla presentazione della NWG Zero
29 Dicembre 2012
PHOTO: Inaugurazione Sezione UDC San Demetrio Corone
29 Dicembre 2012

Gallo contro l’accorpamento degli ospedali di Castrovillari e Acri

Gallo presentazione Nuove Risorse Villapiana

CASTROVILLARI – La scelta di Scopelliti, di accorpare i due ospedali di Castrovillari ed Acri in un unico Spoke, non ha lasciato indifferenti nessuno.

Ed alla vigilia di Natale le redazioni dei giorni sono state inondate di note di protesta e prese di posizione contro il decreto 191 del 20 dicembre scorso. I segretari dei partiti che sostengono la maggioranza di centro sinistra cittadina, che comprende anche l’Udc di Trematerra, autore del “golpe” sanitario insieme a Scopelliti ai danni del Pollino, si sono unanimemente schierati contro questa decisione definita frutto di «irragionevolezza, clientelismo, furbizia spicciola e malapolitica». Una scelta che secondo i segretari, Pompilio (Pd), Martucci (Psi), Di Diego (Sel) e Masotina (come rappresentante del coordinamento cittadino Udc), contraddice il piano sanitario regionale approvato dallo stesso Scopelliti «con il risultato d’impoverire, fino a svuotarlo delle sue funzioni, l’Ospedale Spoke del Nord Calabria ma di accontentare, però, gli appetiti elettoralistici d’una classe politica miope ed irresponsabile». Si invoca alla «battaglia comune di difesa della salute e di razionale amministrazione delle già scarse risorse tutte le forze politiche e sociali del territorio» e chiamano in causa anche i loro rappresentanti istituzionali, in particolare i parlamentari della provincia di Cosenza, il Presidente della Provincia ed i consiglieri regionali al fine di «difendere le ragioni, non d’una città o d’un territorio, ma della sanità calabrese che è in mano ad incompetenti». Al coro di contrarietà e di lotta si uniscono anche le Liste Civiche di Castrovillari che, però, accusano la politica cittadina di essersi mossa «con grave ritardo rispetto a quanto si sarebbe potuto e dovuto fare, e soprattutto rispetto ai ripetuti allarmi lanciati da più parti nelle scorse settimane». Ora che «il Decreto 191 è oramai operativo non c’è un minuto da perdere». Oltre alle ricadute «negative» in termini di salute il decreto pone anche un altro aspetto, quello economico. «L’accorpamento, infatti, coniugherebbe, al peggioramento dell’offerta sanitaria, anche l’aumento della spesa, il cui contenimento dovrebbe essere elemento cardine e imprescindibile dello stesso Piano di Rientro. Tutte critiche contenute, assieme ad altre, nel documento approvato in Commissione Sanità –e sottoscritto dai Sindaci di Morano, Altomonte e dal Consigliere provinciale Vico, con la chiara presa di posizione anche del Consigliere regionale Gianluca Gallo- già l’11 dicembre scorso». Con questo atto la politica regionale ha messo «sotto i piedi ogni residuo diritto delle popolazioni, primo tra tutti quello alla salute». Per questo «la reazione deve essere, ora, a tutti i livelli –politico, giuridico, popolare-, immediata, territoriale, durissima». Ma in questa battaglia anche «la popolazione faccia la sua parte, come è già avvenuto per la vicenda del Tribunale. La tutela della salute è cosa troppo importante che mal si abbina a una delega totale, o a una opposizione fatta solo di parole. E’ tempo di mobilitazione».

 

Fonte: http://www.abmreport.it/politica/9441-la-politica-si-ribella-all-accorpamento-tutte-le-voci-di-protesta.html