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Montegiordano - Giorgio Liguori nel ricordo dell’Amministrazione comunale, degli amici e della Chiesa
 

gennaio 2011
 


il tavolo dei relatori


In occasione del 40° anniversario della tragica scomparsa di Giorgio Liguori, medico prestato alla politica e consigliere regionale, l’Amministrazione comunale e gli amici, con il patrocinio della presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, lo hanno commemorato con una cerimonia pubblica tenutasi presso il salone della nuova chiesa Cristo Redentore di Montegiordano Marina, preceduta dalla celebrazione della Santa Messa.  Un tuffo nel passato, con il pensiero al futuro, che i vari relatori hanno ricordato con struggente nostalgia: “Si stava meglio quando si stava peggio”. Ad aprire il dibattito, coordinato dal giornalista Domenico Marino è stato Francesco La Manna, sindaco di Montegiordano, che ha ricordato Giorgio Liguori come “cattolico, fortemente impegnato ad aiutare le persone, gli enti locali e le realtà sociali produttive dell’Alto Jonio. Montegiordano è fiera di questo suo figlio”. E’ seguita la relazione “La Chiesa ed il bene comune”di S.E. Mons. Vincenzo Bertolone, vescovo di Cassano allo Ionio, che Di Liguori ha detto: “nobile figura di credente, impegnato nel servizio sociale, al servizio della politica, strenuo difensore dell’affermazione del bene comune secondo i principi della dottrina sociale della chiesa”; ancora ha spiegato cosa s’intende per bene comune sulla base di una definizione del Consiglio Vaticano II: “ L’insieme di quelle condizioni delle cose sociali che permettono, sia alla collettività, sia ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più chiaramente, più altamente. Bene comune, tuttavia, non è solo un concetto ma anche un agire, un qualcosa da completare con consapevolezza e tenacia. Non è solo un dovere ma anche un diritto di ogni singolo cittadino”. Guardando al passato, Mons. Bertolone ha voluto ricordare con rispetto e ammirazione i politici di un tempo come: La Pira, Fanfani, Moro e altri che come Giorgio Liguori, provenivano dall’azione cattolica e sono stati capaci di progettare lo sviluppo italiano. Non navigavano a vista ma agivano avendo presente un “piano regolatore sociale” a largo respiro. Don Carlo De Cardona, di Morano Calabro (Cosenza), sacerdote e politico, mise in piedi in poco tempo novanta banche con tassi bassissimi, vicini allo zero, che diedero la possibilità a migliaia di contadini e artigiani di cambiare vita. Oggi si parla di Banca del Sud ma, realmente non sappiamo se e quando sarà  realizzata. “. Era previsto, a questo punto, l’intervento di Francesco Talarico, presidente del Consiglio Regionale della Calabria che avrebbe dovuto relazionare: “40 Anni fa nasceva la Regione: il contributo dei Cattolici”. I recenti e inaspettati fatti di cronaca giudiziaria l’hanno trattenuto a Reggio Calabria. Ha letto una nota telegrafica di giustificazione  l’on. Gianluca Gallo che ha anche svolto una relazione sul tema: “Giorgio Liguori… un convinto regionalista e un uomo del dialogo”. Nel suo intervento, Mario Melfi, sindaco di Amendolara e Consigliere provinciale di Sel, partito cui ha aderito di recente, ha posto alcuni interrogativi:” Giorgio Liguori, avrebbe consentito che i lavori delle gallerie di Montegiordano proseguissero con tal estenuante lentezza? Avrebbe permesso la chiusura dell’Ospedale di Trebisacce?”. Ha risposto a questi interrogativi il decano dei sindaci dell’Alto Jonio, Vincenzo Salerno, già consigliere e Assessore socialista alla Provincia di Cosenza, avversario politico di Liguori ma anche grande amico:” Se Giorgio Liguori fosse stato in vita, l’evidente interruzione dello sviluppo territoriale dell’Alto Jonio, sicuramente non ci sarebbero stato”. Commozione e partecipazione dei tre figli Piero, medico primario all’Ospedale di Locri, di Rita e Riccardo, giornalista alla Curia vescovile di  Perugia e la moglie Pina, oltre ai nipoti. Alla cerimonia hanno partecipato i sindaci: Francesco Dursi di Roseto Capo Spulico, Ferdinando Di Leo di Rocca Imperiale, Paolo Munno di Francavilla Marittima; il luogotenente comandante la Guardia di Finanza di Montegiordano, Domenico Allevato e il tenente dei vigili urbani Giorgio Soria.
 

 
 
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