Insieme per salvare il principio
dell’autonomia scolastica.
Raccogliendo l’invito del
vicecapogruppo dell’Udc in Consiglio
regionale, Gianluca Gallo, anche i
consiglieri regionali Fausto Orsomarso
(Pdl) e Mario Maiolo (Pd) hanno
richiesto alla Regione di attivarsi
per aprire un confronto con l’Ufficio
scolastico regionale ed il Ministero
della Pubblica Istruzione al fine di
salvaguardare l’autonomia degli
istituti scolastici nei comuni ad alta
densità criminale. «Il parametro
dell’alta densità criminale – ricorda
Gallo – era stato inserito, sulla
scorta di un mio emendamento, negli
indirizzi regionali per la
programmazione della rete scolastica e
dell’offerta formativa della Regione
Calabria per il quinquennio 2011-2016.
Tuttavia, il Governo, coi suoi
provvedimenti di contenimento della
spesa pubblica, ha stravolto quanto
recepito dalla normativa regionale e
già fatto proprio dai piani di
dimensionamento provinciali, elevando
inopinatamente da 400 a 600 il numero
di alunni necessario per dar vita a
istituzioni scolastiche autonome anche
in centri caratterizzati da una
incisiva presenza criminale». Una
scelta che ha di fatto condannato
all’accorpamento diverse scuole
calabresi, e tra queste, ad esempio,
l’Istituto di istruzione superiore
secondaria di Cassano Ionio. «Di
fronte a tale situazione – scrivono
Gallo, Orsomarso e Maiolo in una
lettera indirizzata all’assessore
regionale alla pubblica istruzione,
Mario Caligiuri - forte è l’istanza
che giunge da più parti di ovviare ad
una scelta ritenuta penalizzante
poichè rischia di incrinare la qualità
e la forza dell’offerta educativa in
una regione dal territorio
urbanisticamente disarticolato,
servita da una rete di collegamenti
scarsamente efficiente e per di più
segnata da una pervasiva presenza
della criminalità organizzata di
stampo ‘ndranghetistico. Altresì
unanime è la richiesta che giunge dal
mondo scolastico, sindacale, politico
ed istituzionale acchè gli istituti
scolastici aventi almeno 400 alunni
vengano inseriti tra le istituzioni
scolastiche autonome». In coda,
l’auspicio che un impegno «diretto ed
autorevole del Governo regionale possa
servire ad avviare un confronto utile
e fecondo ed evitare l’insorgere di
proteste e disagi peraltro
condivisibili, ai quali sarebbe
difficile, se non impossibile, non
dare voce e risonanza anche in sede
politica ed istituzionale».
Reggio Calabria, 24 luglio 2012
Segreteria politica
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