Un ordine del giorno per dire no alla
politica dei tagli dei collegamenti
ferroviari della Sibaritide e
dell’area ionica e per favorire
l’avvio d’un confronto a livello
governativo per ripensare i piani di
mobilità della Calabria ionica.
Il Consiglio regionale ha approvato un
documento avente come primo firmatario
il vicecapogruppo dell’Udc, Gianluca
Gallo, in relazione alle scelte
contenute nel nuovo orario
ferroviario, entrato in vigore il 10
giugno. «Il territorio calabrese,
anche a causa della sua particolare
conformazione orografica e della
numerosità e polverizzazione dei suoi
centri abitati», si legge nell’ordine
del giorno, «ha storicamente sofferto
della mancanza di grandi vie di
collegamento. Tale situazione è stata
aggravata dalla mancata realizzazione
o dal tardivo completamento di opere
pure essenziali, quali
l’ammodernamento della autostrada
Salerno-Reggio Calabria, l’adeguamento
della strada statale 106 ionica, la
creazione delle trasversali
Ionio-Tirreno, l’organizzazione di una
rete di collegamento portuale, il
raddoppio e l’elettrificazione della
rete ferroviaria». Si ricorda altresì:
«Proprio con riferimento alla rete
ferroviaria, nel corso dell’ultimo
decennio la Calabria ha assistito ad
un continuo, inesorabile
ridimensionamento dei treni. Queste
decisioni sono state mantenute e
confermate, nonostante le proteste e
gli incontri istituzionali, anche
nell’orario estivo di recente
adozione». Commenta al riguardo Gallo:
«Le scelte adottate da Trenitalia
rischiano di accrescere lo stato di
isolamento della Calabria dal resto
d’Italia, ed in modo particolare della
Sibaritide e dell’intera area ionica,
con gravi e negative ripercussioni non
solo per i cittadini, ma anche per
comparti economici di primo piano,
quali l’agricoltura e soprattutto il
turismo». Chiosa l’esponente dell’Udc:
«Per questo, insieme ad altri
colleghi, abbiamo ritenuto di dover
impegnare il Governo regionale a voler
adottare ogni iniziativa idonea a
conseguire il potenziamento dei
collegamenti ferroviari tra la
Calabria ionica ed il resto d’Italia e
a voler richiedere urgentemente la
convocazione di un tavolo di
concertazione presso il ministero
delle infrastrutture e dei trasporti,
per avviare con Trenitalia un
confronto sullo stato e sulle
prospettive della rete ferroviaria
calabrese».
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