Con l’estate la musica non cambia. E
con l’imminente entrata in vigore
dell’orario estivo di Trenitalia
raggiungere le località calabresi, o
partire da queste alla volta delle
città del centro e del nord Italia,
risulterà ancor più difficile se non
impossibile, alla luce dei tagli già
imposti negli anni passati. Ma l’Udc
non ci sta, e annuncia battaglia. «In
un periodo di grave crisi per
l’economia nazionale, avvertita in
maniera ancor più stringente nelle
regioni del Meridione», dice il
vicecapogruppo consiliare Gianluca
Gallo, «Trenitalia, società privata
che però opera in regime di
sostanziale monopolio contando
peraltro su significativi
finanziamenti pubblici, perpetrando la
sua politica, sceglie di non inserire
nei suoi orari neppure nei mesi estivi
decine di treni, tutti accomunati
dall’avere come punto d’origine o di
arrivo le città calabresi. Per una
Regione che sconta un’antica carenza
infrastrutturale, già costretta
all’isolamento da una rete ferroviaria
non elettrificata ed a binario unico,
oltre che dagli interminabili lavori
lungo l’autostrada, dal mancato
adeguamento della statale ionica 106 e
dalla mancata realizzazione delle
trasversali interne, si tratta di una
scelta che assume contorni che vanno
ben al di là della pure legittima
decisione imprenditoriale»,
traducendosi per contro, aggiunge
Gallo, «in una misura che va ad
ingigantire l’isolamento della
Calabria dal resto d’Italia, con gravi
e negative ripercussioni non solo per
i cittadini, ma anche per comparti
economici di primo piano, quali
l’agricoltura e soprattutto il
turismo, pesantemente ed
ingiustificatamente penalizzati». E
ciò soprattutto per la Sibaritide e
l’area ionica, da sempre del tutto
sprovviste di reti di grande
comunicazione e servita da una linea
ferroviaria antiquata e vittima di
ripetuti tagli e depotenziamenti. «A
fronte di questa situazione – chiosa
l’esponente dello scudocrociato –
ferma sarà la protesta istituzionale
dell’Udc. Abbiamo interessato il
nostro gruppo parlamentare, ma in
occasione dell’imminente seduta del
Consiglio regionale attraverso la
presentazione di uno specifico ordine
del giorno chiederemo all’Assemblea ed
all’Esecutivo, che peraltro attraverso
il presidente Giuseppe Scopelliti ha
già anticipato l’intenzione di
muoversi in tal senso, di impegnarsi
per favorire la ricerca di soluzioni e
l’avvio di un confronto che coinvolga
anche il Governo nazionale».
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