«Questa autostrada che dopo essere
finita persino sulla prima pagina del
New York Times come una vergogna
mondiale per il protrarsi all’infinito
dei suoi lavori di ammodernamento e
delle sue condizioni rischia ora di
veder andar in fumo anche decine di
posti di lavoro. E’ un’eventualità
deprecabile: intervenga il Prefetto».
Lo dice il vicecapogruppo dell’Udc in
Consiglio regionale, Gianluca Gallo,
con riferimento ai licenziamenti del
personale annunciati dai gestori degli
impianti Tamoil a seguito della
decisione della multinazionale
petrolifera di abbandonare gli
impianti di cui la stessa è titolare,
ovvero le stazioni di Frascineto sud,
Rogliano sud e Rogliano nord. Da
qualche giorno lasciate a secco di
rifornimento e dunque costrette alla
chiusura. «Se la situazione non
dovesse sbloccarsi – commenta Gallo –
ci troveremmo di fronte ad un duplice
ordine di disagi: da un lato, quello
per gli automobilisti, che lungo la
direttrice sud non troverebbero
neppure una stazione aperta nel tratto
cosentino dell’autostrada. Dall’altro,
quello dei tanti lavoratori, circa
100, che rischiano il posto». A far
esplodere il caos, il mancato accordo
tra Tamoil e Anas sui lavori di
ammodernamento degli impianti. «Al
riguardo – ricorda Gallo – un’intesa
ragionevole era stata individuata tra
le parti, nelle settimane passate, con
l’obiettivo di prorogare almeno fino a
fine anno la funzionalità delle tre
stazioni. Poi, però, la società
petrolifera ha rifiutato di
sottoscrivere l’accordo che pure aveva
contribuito a definire. E’ evidente la
necessità di un intervento
istituzionale autorevole, per
riannodare i fili del dialogo e
scongiurare i licenziamenti. Per
questo auspico che il Prefetto di
Cosenza voglia rendersi promotore di
un’iniziativa forte in tale direzione,
se non altro per garantire la
funzionalità di stazioni di
rifornimento che offrono un servizio
di pubblica necessità».
Domani, intanto, «grazie alla
sensibilità dell’assessore alle
attività produttive Antonio Caridi e
sebbene la Regione non abbia
competenze in materia», chiosa Gallo,
incontro in Regione con le
associazioni di categoria dei gestori.
Parola d’ordine: individuare nuove
soluzioni all’ennesima crisi targata
A3.
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