La revisione delle circoscrizioni
giudiziarie sia oggetto di una
preventiva valutazione dei dati di
efficienza delle strutture giudiziarie
e di un confronto con le associazioni
di categoria e gli enti locali
territoriali, tenendo conto della
specificità del territorio calabrese e
della soffocante presenza della
criminalità organizzata.
Lo chiede il vicecapogruppo dell’Udc
in Consiglio regionale, Gianluca
Gallo, scendendo in campo a sostegno
dell’iniziativa portata avanti dai
parlamentari calabresi «e già
anticipata dalla Regione Calabria»,
ricorda lo stesso Gallo, «sin dal
settembre scorso, quando l’assemblea
consiliare approvò un ordine del
giorno, poi seguito da altro similare
atto di recente adottato, rilevando la
necessità di far precedere da
un’attenta riflessione la decisione in
ordine all’individuazione dei
Tribunali da cancellare dalla mappa
giudiziaria italiana», ed in
particolare di quelli non aventi sede
coincidente con le città capoluogo di
provincia, come ad esempio Rossano,
Castrovillari e Paola. «E’ tuttavia
evidente – afferma Gallo – come una
decisione del genere, adottata a
prescindere dalle caratteristiche dei
tribunali presenti sul territorio,
dalla loro operatività ed efficienza,
dal preventivo coinvolgimento dei
territori interessati, rischi di avere
effetti deleteri specie per regioni,
quali la Calabria, già segnate
negativamente dalla pervasività del
fenomeno mafioso».
Prosegue il vicecapogruppo dell’Udc:
«E’ necessario che il Governo
nazionale, in risposta alle
sollecitazioni della deputazione
parlamentare calabrese ed a quelle già
avanzate dalla Regione, prenda in
considerazione la possibilità, prima
di avviare la modifica delle
circoscrizioni territoriali degli
uffici giudiziari inquirenti e
giudicanti, di predisporre, sentiti i
presidenti dei Tribunali interessati,
gli ordini professionali territoriali,
l'Anci e le amministrazioni locali,
uno studio basato sulla ricognizione
dei costi e dei risparmi effettivi,
anche in termini di bilancio sociale e
di costi indiretti a carico dei
cittadini, derivanti dalle ipotesi di
diversa articolazione territoriale
rispetto a quella in essere». Conclude
Gallo: «L’auspicio è che si
approfondiscano gli aspetti legati
alla verifica dell'attuale
tempestività nell'erogazione del
servizio giustizia ai cittadini, al
principio della prossimità del
servizio giustizia ed all'eventuale
partecipazione degli enti territoriali
ai costi del servizio giustizia: ne
verrebbe fuori la necessità di
salvaguardare dai tagli le strutture
giudiziarie calabresi».
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