«La strada tracciata appare
convincente. Occorre ora guardare
oltre, ed aggiungere un altro tassello
al mosaico della sanità calabrese,
potenziando ulteriormente la rete
territoriale dei centri di
radioterapia».
Il vicecapogruppo consiliare regionale
dell’Udc Gianluca Gallo commenta così
il piano di investimenti mediante il
quale il commissario delegato per la
sanità calabrese, il presidente della
giunta regionale Giuseppe Scopelliti,
intende procedere allo sviluppo
funzionale ed all’innovazione
tecnologica delle aziende ospedaliere
di Cosenza, Catanzaro e Reggio
Calabria. «Tra gli stanziamenti
annunciati – osserva l’esponente
centrista – ve n’è anche uno da più di
8 milioni, destinato al miglioramento
della radioterapia oncologica
dell’azienda ospedaliera “Pugliese
Ciaccio” di Catanzaro. Si tratta di
una misura che risponde all’atto di
indirizzo approvato all’unanimità su
mia proposta, nelle settimane passate,
dalla Terza Commissione consiliare, e
che va ora resa ancor più efficace
mediante un più incisivo e specifico
piano di interventi». Aggiunge Gallo:
«La Calabria dispone di solo tre
centri di radioterapia oncologica, con
personale insufficiente e macchinari
vetusti. Pertanto lunghissime sono le
liste d’attesa per una patologia che
non aspetta tempo e che fa perciò
lievitare il tasso di emigrazione
sanitaria. Per questo, la Regione deve
adoperarsi anzitutto per garantire,
anche tramite progetti-obiettivo, il
personale indispensabile per
assicurare i turni di lavoro presso i
centri esistenti, accorciando in tal
modo le liste d’attesa».
Conclude il vicecapogruppo dell’Udc:
«Le azioni progettuali presentate dal
presidente Scopelliti vanno in questa
direzione. A completamento del
percorso intrapreso, una volta
approvato il piano di rientro,
dovranno essere destinati ulteriori,
consistenti finanziamenti per
l’aggiornamento delle apparecchiature
di radioterapia. Contestualmente,
dovrà essere valutata la necessità di
istituire ulteriori centri, atteso che
l’odierno rapporto tra popolazione e
centri di radioterapia oncologica è,
nella nostra regione, inferiore del
50% rispetto alla media nazionale».
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