Un mandato pieno al Governo regionale
ad intraprendere ogni iniziativa
necessaria alla tutela dei 1.500
lavoratori delle scuole calabresi che
rischiano il posto di lavoro.
È quello che il Consiglio regionale,
nella sua ultima seduta, ha conferito
all’Esecutivo guidato da Giuseppe
Scopelliti approvando con voto unanime
un ordine del giorno presentato dal
vicecapogruppo consiliare dell’Udc,
Gianluca Gallo, che sulla vicenda
aveva già presentato un’interpellanza.
«In Calabria – ricorda Gallo – sono
circa 1.500 i lavoratori in precedenza
inseriti nel bacino dei lavoratori
socialmente utili o assunti con
contratti a termine dalle pubbliche
amministrazioni, occupati nelle scuole
di ogni ordine e grado, con contratto
part-time di 35 ore settimanali per
garantire le attività di pulizia. Per
loro si era programmato un percorso
occupazionale tuttavia drasticamente
interrotto dalla direttiva con cui,
sul finire del 2010, il ministro
Gelmini ha stabilito di non prorogare
i contratti in essere ed in scadenza
alla data del 30 giugno 2011,
disponendo invece che per ragioni di
economicità si proceda all’affidamento
delle stesse attività mediante
procedura di gara da esperirsi a cura
di ogni istituzione scolastica, nella
propria autonomia».
La questione, anche sotto la spinta
delle organizzazioni sindacali e della
mobilitazione istituzionale, era
divenuta a fine marzo il tema di un
incontro convocato proprio negli
uffici del ministero della pubblica
istruzione. La riunione, però, s’è
conclusa con una fumata nera. «Così
dal primo luglio – sottolinea Gallo -
oltre un migliaio di lavoratori
calabresi e le loro famiglie
rimarranno senza lavoro né fonti di
sostentamento. Una situazione
insostenibile ed inaccettabile, specie
in una terra già afflitta dalla
cancrena della ‘ndrangheta, rispetto
alla quale necessario diventa
l’intervento della Regione».
Sollecitato ora anche formalmente ad
occuparsi della questione, con
l’invito, racchiuso nell’odg targato
Gallo, «a rendersi promotore di un
confronto istituzionale tra la Regione
Calabra ed il Miur e ad intraprendere
ogni iniziativa necessaria a tutelare
i livelli occupazionali e salariali»
dei lavoratori in oggetto.
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