La revisione delle circoscrizioni
giudiziarie sia oggetto di una
preventiva valutazione dei dati di
efficienza delle strutture giudiziarie
e ad un preventivo confronto con le
associazioni di categoria e gli enti
locali territoriali.
È la missione che il Consiglio
regionale ha affidato al Governo
Scopelliti approvando un ordine del
giorno presentato dal vicecapogruppo
dell’Udc, Gianluca Gallo, sottoscritto
anche dal consigliere pidiellino
Geppino Caputo, unificato in sede di
coordinamento formale con gli analoghi
ordini del giorno presentati dai
consiglieri Franco Morelli (Pdl),
Giuseppe Giordano (Idv) e Mario
Franchino (Pd). Al centro
dell’esortazione rivolta all’esecutivo
Scopelliti, la sorte dei Tribunali non
aventi sede coincidente con le città
capoluogo di provincia, come ad
esempio Rossano, Castrovillari e Paola
nel Cosentino, dalla legge delega del
Governo nazionale condannati alla
chiusura. «E’ tuttavia evidente –
spiega Gallo – come una decisione del
genere, adottata a prescindere dalle
caratteristiche dei tribunali presenti
sul territorio, dalla loro operatività
ed efficienza, il preventivo
coinvolgimento dei territori
interessati, rischi di avere effetti
deleteri specie per regioni, quali la
Calabria, già segnate negativamente
dalla pervasività del fenomeno
mafioso».
Ragioni per le quali, su impulso del
vicepogruppo dell’Udc, con voto
unanime l’assemblea consiliare
calabrese ha impegnato «il Governo
regionale a rendersi promotore di un
confronto con il Governo nazionale e
con il Ministero di Grazia e
Giustizia, previo coordinamento con i
presidenti dei Tribunali interessati,
perché sia presa in considerazione la
possibilità, prima di avviare la
modifica delle circoscrizioni
territoriali degli uffici giudiziari
inquirenti e giudicanti, di
predisporre, sentiti il CNF, i
presidenti dei Tribunali interessati,
gli ordini professionali territoriali,
l'ANCI e le amministrazioni locali,
uno studio basato sulla ricognizione
dei costi e dei risparmi effettivi,
anche in termini di bilancio sociale e
di costi indiretti a carico dei
cittadini, derivanti dalle ipotesi di
diversa articolazione territoriale
rispetto a quella in essere; sulla
verifica dell'attuale tempestività
nell'erogazione del servizio giustizia
ai cittadini; sul principio della
prossimità del servizio giustizia;
sull'eventuale partecipazione degli
enti territoriali ai costi del
servizio giustizia».
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