Sei mesi ancora, poi il limone di
Rocca Imperiale potrebbe iniziare a
fregiarsi del marchio Igp.
Lo prevedono i tempi della procedura
avviata nei giorni scorsi, con la
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
dell’Unione Europea della domanda di
registrazione della denominazione
“Limone di Rocca Imperiale Igp”: nei
prossimi sei mesi gli Stati membri
potranno presentare eventuali domande
di opposizione in assenza delle quali
il biondo agrume calabro sarà iscritto
nel registro europeo delle Dop e Igp.
«Si tratta di un risultato eccezionale
– commenta il consigliere regionale
Gianluca Gallo – che vale quale
esempio di buona amministrazione e di
sinergia istituzionale, ponendosi come
modello per una Calabria in grado di
emergere puntando sulle proprie
risorse naturali. Un traguardo dunque
significativo, tagliato soprattutto
grazie all’ottimo lavoro del Consorzio
per la tutela e valorizzazione del
limone di Rocca Imperiale e della
locale amministrazione comunale,
guidata dal sindaco Ferdinando Di
Leo».
L’Indicazione Geografica Protetta
“Limone di Rocca Imperiale” sarà
riservata, come reso noto dal
Ministero per le politiche agricole e
forestali, ai frutti provenienti dalle
piante del gruppo “Femminello”,
appartenente alla specie botanica
“Citrus Limun Burm”. Potranno ottenere
la denominazione Igp solo i limoni
appartenenti alla categoria
commerciale “Extra I e II” , le cui
caratteristiche peculiari sono la resa
in succo superiore al 30% ed il
contenuto in limone superiore al 70%.
In quasi tutte le feste patronali,
nelle fiere e in qualunque
manifestazione folcloristica dell’alto
Ionio cosentino è ormai risalente
usanza allestire i mercatini con i
limoni di Rocca Imperiale in cesti o
in composizioni particolari. A
testimonianza della vitalità di una
tradizione molto radicata nel
territorio, nella prima quindicina di
agosto proprio a Rocca si svolge la
Sagra dei limoni, preziosa occasione
per la conoscenza e la degustazione
del prodotto anche da parte delle
migliaia di turisti che ogni anno, in
estate, affollano le spiagge della
Sibaritide.
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