Perché lungo la strada statale 106 le
gallerie montegiordanesi continuano ad
essere percorribili su una sola corsia
per senso di marcia, contrariamente
agli impegni assunti dall’Anas?
Lo chiede il vicecapogruppo dell’Udc
in Consiglio regionale, Gianluca
Gallo, in un’interpellanza presentata
per chiedere al Governo regionale
presieduto da Giuseppe Scopelliti di
spendere il proprio peso politico ed
istituzionale per far chiarezza sulla
vicenda ed ottenere risposte concrete
dall’Anas. «Le due gallerie agli
ingressi di Montegiordano – ricorda
l’esponente dello scudocrociato –
furono realizzate nel 2001 per evitare
l’attraversamento del centro abitato.
Aperte soltanto nel febbraio 2011,
sono oggi percorribili su unica corsia
per ciascun senso di marcia». Eppure,
sottolinea Gallo, «a seguito di una
precedente mia interpellanza sui
ritardi caratterizzanti l’apertura
delle gallerie, risalente al settembre
2010, l’Anas aveva ufficialmente
comunicato che la fruizione completa
di ambedue le carreggiate sarebbe
stata consentita entro marzo. Per come
evidente, tuttavia, ad oggi,
nonostante gli impegni assunti, il
transito è consentito ancora in
maniera parziale e limitata, con gravi
pericoli e disagi per gli
automobilisti e sul traffico veicolare
lungo una delle principali arterie
d’Italia, anello di congiunzione tra
il corridoio adriatico e quello
tirrenico». Motivazioni che spingono
il consigliere regionale centrista a
chiedere al Governo regionale «se e
come lo stesso, pur non avendo
competenza alcuna nel merito della
questione, in coerenza con gli
indirizzi programmatici, intenda
adoperarsi per far sì che le gallerie
montegiordanesi possano essere quanto
prima completamente aperte al traffico
veicolare».
Da ricordare, in coda, che nelle
settimane passate sempre il
vicecapogruppo dell’Udc, in altra
interpellanza, aveva sollecitato
l’Esecutivo a prendere posizione nei
riguardi dell’Anas per sollecitare la
pronta riapertura dello svincolo
autostradale di Firmo, da tre anni
ormai parzialmente interdetto alla
circolazione viaria a causa di
interminabili lavori di
ammodernamento.
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