Potrebbe venire dai Fondi per le aree
sottosviluppate la risposta a quanti
chiedono veda la luce nella Piana di
Sibari il quarto scalo aereo
calabrese.
Nel corso dei suoi lavori, la Sesta
commissione consiliare regionale
“Affari Europei”, presieduta da
Claudio Parente, ha infatti approvato,
su proposta del consigliere regionale
Gianluca Gallo, una raccomandazione
con cui si esorta la Giunta guidata da
Giuseppe Scopelliti a tenere in debita
considerazione l’ipotesi di ritagliare
tra i fondi Fas riservati alla
Calabria le somme da utilizzare per la
realizzazione dell’aeroporto sibarita.
«Allo stato – spiega Gallo – tutte le
risorse disponibili destinate alla
provincia di Cosenza sono impegnate
per la creazione della metropolitana
leggera Cosenza-Rende. Non vi è altro.
Per questo, discutendo della
rimodulazione dei fondi Por e dei
fondi Fas, abbiamo convenuto di
raccomandare all’Esecutivo di valutare
di reperire proprio da questi ultimi,
non appena gli stessi saranno girati
alla Regione dal Governo nazionale, le
somme necessarie al finanziamento
dell’aeroporto di Sibari». Aggiunge
l’esponente dell’Udc: «L’opera, che
non vuole essere e non sarà un
doppione degli scali già esistenti, è
indispensabile per lo sviluppo di un
territorio che all’aeroporto guarda
come grimaldello per scardinare
l’isolamento in cui le deficienze del
sistema viario e ferroviario
costringono i fiorenti comparti del
turismo e dell’agricoltura. Dunque,
non ne vogliamo fare una cattedrale
nel deserto, ma una struttura ad
esclusivo servizio dell’economia della
Calabria citeriore e dell’entroterra
cosentino».
Della questione, trasfusa in una
raccomandazione inviata al Governo
regionale, si discuterà anche,
conclude Gallo, «in un’apposita
riunione della Sesta commissione, che
il presidente Parente ha inteso
inserire in agenda per approfondire
l’argomento».
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