I tecnici della “Syndial” al lavoro
sui siti contaminati da ferriti di
zinco. Previsto per le prossime
settimane l’avvio delle operazioni di
bonifica.
È il dato emerso da una riunione
convocata a Catanzaro dal
vicepresidente della giunta regionale,
Antonella Stasi, su richiesta del
consigliere regionale e sindaco di
Cassano Ionio, Gianluca Gallo. Nel
corso dell’incontro, al quale hanno
preso parte anche l’assessore
regionale all’ambiente e sub
commissario delegato all’emergenza
ambientale Franco Pugliano e
l’amministratore delegato della “Syndial”,
Sergio Polito, oltre che l’assessore
all’ambiente del Comune di Cerchiara,
Pietro Cerchiara, si è discusso delle
sorti delle circa trentamila
tonnellate di scarti di lavorazione
del ciclo industriale della “Pertusola
sud” di Crotone, attorno alla metà
degli anni Novanta illecitamente
stoccati nelle campagne di Cerchiara e
Cassano. Le operazioni di risanamento,
avviate dai due Comuni, erano state
stoppate lo scorso maggio per volontà
del ministero dell’ambiente, che aveva
girato alla “Syndial” (oggi
proprietaria dell’ex polo chimico
crotonese) il compito di provvedere
alla bonifica. Adesso la svolta. Per
bocca del suo amministratore delegato,
“Syndial” ha infatti confermato
l’avvenuto avvio delle operazioni di
messa in sicurezza dei siti
contaminati, oggetto altresì, proprio
in questi giorni, di attività di
studio morfo-geologico. Quindi,
l’annuncio della disponibilità a
procedere al risanamento ambientale,
destinato ad avere inizio nell’arco
dei prossimi due mesi. «La situazione
– commenta il consigliere regionale
Gianluca Gallo – sembra evolvere
favorevolmente. L’intenso lavoro
istituzionale portato avanti negli
ultimi anni dai Comuni di Cerchiara e
Cassano con la collaborazione della
Regione ha trovato interlocutori
attenti e sensibili nella
vicepresidente Stasi e nell’assessore
Pugliano». Aggiunge l’esponente dello
scudocrociato: «Siamo fiduciosi: la
“Syndial” ha assunto impegni chiari,
temporalmente definiti. Confidiamo che
presto si possa centrare l’obiettivo
della bonifica, da lungo tempo atteso
dall’intera Sibaritide». Tre le aree
interessate: nel cassanese, in
contrada Tre Ponti, sono stati
rilevati elevati tassi di nichel,
arsenico, cadmio, stagno e zinco
(nelle piante come nel sottosuolo ed
in una falda acquifera, ricca di
manganese e solfati), mentre in
contrada Prainetta si è accertata
un’anomala presenza di stagno, zinco e
arsenico.
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