«Il Governo regionale intervenga per
garantire la celere apertura al
traffico delle gallerie all’ingresso
di Montegiordano, lungo la statale
106».
È l’appello che il consigliere
regionale dell’Udc, Gianluca Gallo,
presidente del Comitato regionale di
controllo contabile, rivolge
all’esecutivo guidato da Giuseppe
Scopelliti in un’interpellanza
presentata sul caso dei tunnel che,
realizzati agli ingressi del centro
abitato montegiordanese con l’intento
di evitare l’afflusso di camion e
automobili nel cuore del paese, da
anni attendono d’essere aperti al
traffico. «La strada statale 106 –
ricorda Gallo nel suo atto ispettivo -
nel tratto calabrese attraversa ancora
diversi paesi, con grave pericolo per
la salute e la sicurezza dei
cittadini, oltre che degli stessi
automobilisti». Precisa l’esponente
centrista: «Per evitare
l’attraversamento di Montegiordano,
nel 1996 si approvò la progettazione
per la realizzazione, tra i chilometri
402.400 e 405.950, di una variante
consistente nella creazione di un
percorso alternativo, mediante la
perforazione di due gallerie i cui
lavori furono regolarmente appaltati
nel 1998, mentre nel 2001 si provvide
all’abbattimento dell’ultimo diaframma
delle richiamate gallerie. Da allora,
tuttavia, nonostante una spesa
complessiva di circa 150 milioni di
euro, il tracciato alternativo non è
mai stato aperto alla viabilità».
Prosegue Gallo: «Tale ritardo,
spiegava in Parlamento nel 2006
l’allora ministro alle infrastrutture
Antonio Di Pietro, era da ricondursi a
sopravvenute disposizioni normative
comportanti la necessità di un
adeguamento degli impianti
tecnologici. In ossequio a ciò, si
incaricò l’Anas di procedere alla
progettazione dei necessari, correlati
lavori che furono consegnati alla
ditta appaltatrice nel marzo del
2009». Aggiunge il consigliere
regionale dell’Udc: «In risposta ad
una richiesta informativa del
Dipartimento per le infrastrutture del
Ministero delle infrastrutture, il 18
dicembre 2009 l’Anas faceva presente
che i lavori di adeguamento sarebbero
stati ultimati entro il giugno 2010.
Ad oggi, tuttavia, i cantieri sono
ancora attivi ed il tratto in
questione resta ancora chiuso al
traffico, con conseguente deviazione
dello stesso all’interno di
Montegiordano con evidenti, gravi
ripercussioni sulla sicurezza e la
salute dei suoi abitanti».
In coda, l’appello alla Giunta
regionale. Con la richiesta di sapere
«se il Governo regionale sia a
conoscenza della situazione e se e
come lo stesso, pur non avendo
competenza alcuna nel merito della
questione, in coerenza con gli
indirizzi programmatici, intenda
adoperarsi per far sì che le gallerie
montegiordanesi possano essere quanto
prima aperte al traffico veicolare».
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