Gli uffici giudiziari calabresi sono
ridotti in ginocchio dalla carenza di
personale, e 40 giovani calabresi,
vincitori di concorso per cancellieri
ed ufficiali giudiziari, rischiano di
perdere il diritto al lavoro
faticosamente conquistato.
A lanciare l’allarme, sollecitando
l’intervento della Giunta regionale, è
il presidente del Comitato regionale
di controllo contabile, Gianluca
Gallo. Nelle sue parole, la
ricostruzione di una vicenda
paradossale, di cui sono loro malgrado
protagonisti una quarantina di
calabresi che, dopo aver vinto un
concorso per Cancellieri ed Ufficiali
Giudiziari, nonostante i vuoti
d’organico che caratterizzano le
Cancellerie dei Tribunali calabresi,
potrebbero veder svanire nel nulla il
loro diritto al lavoro.
Spiega il consigliere regionale
dell’Udc in una lettera inviata al
Presidente della Giunta regionale,
Giuseppe Scopelliti: «Nel novembre del
2002 è stato bandito un concorso per
la copertura di 443 posti di
cancellieri ed ufficiali giudiziari.
L’anno seguente, sono state pubblicate
le graduatorie e si è proceduto alle
prime, parziali immissioni in ruolo.
Nel corso degli anni, a fronte delle
ripetute strette nelle assunzioni
nelle pubbliche amministrazioni, s’è
provveduto all’assorbimento dei
vincitori nei posti scoperti, pur se
nel mancato rispetto del criterio
della distrettualità, per cui è
avvenuto che molti calabresi siano
stati impiegati al Nord». A rimanere
tagliati fuori del tutto da ogni
possibilità, solo 50 idonei, di cui 38
calabresi. «Nel 2009 – spiega Gallo –
il Governo centrale ha imposto un
ulteriore giro di vite nelle
assunzioni pubbliche, prevedendo
tuttavia la proroga al 31 dicembre
2010 delle graduatorie aperte,
compresa quella fissata a seguito del
concorso del novembre 2002». Chiare le
conseguenze: se entro la fine
dell’anno non si procederà
all’immissione in ruolo dei 38
vincitori ancora senza lavoro, costoro
vedranno sfumare definitivamente le
loro speranze d’impiego. «Sebbene
l’assunzione di queste residue unità
sia stata autorizzata quasi un anno fa
dal Ministero della Giustizia – chiosa
il presidente del Comitato regionale
di controllo contabile – nulla si è
ancora mosso, e col passare del tempo
diventa sempre più concreta la
drammatica eventualità che questi
giovani possano perdere i diritti
conquistati sul campo». Conclude
Gallo: «Per tale motivo, confidando
sulla nota sensibilità del presidente
Scopelliti, pur consapevole che la
Regione nessuna specifica competenza
ha sul punto, sono certo che la Giunta
regionale vorrà attivarsi per far sì
che vengano rimossi gli ostacoli che
ancora eventualmente si frappongono
all’assunzione, nel rispetto del
criterio distrettuale, dei 38
calabresi e degli altri loro colleghi.
E ciò anche per dare risposta alle
gravi carenze d’organico che
affliggono il sistema ed il
funzionamento del sistema giudiziario
calabrese, in una terra che di lavoro
e giustizia ha grande, urgente,
disperato bisogno».
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