«L’Anas è inadempiente: le tante
promesse di riapertura dello svincolo
autostradale di Firmo sono state
purtroppo puntualmente disattese. Non
siamo disposti a tollerare ulteriori
ritardi».
È quanto afferma il sindaco di Cassano
e consigliere regionale dell’Udc
Gianluca Gallo, commentando la diffida
che il Municipio cassanese ha
indirizzato alla società di gestione
dell’autostrada Salerno-Reggio
Calabria. Al centro della contesa, la
chiusura per lavori dello snodo
firmense: l’interdizione al traffico,
in vigore dal 15 aprile 2009,
costringe gli automobilisti, i turisti
ed i vettori commerciali diretti nella
Sibaritide, ad optare per l’uscita di
Frascineto o quella di Altomonte ed a
seguire percorsi alternativi «che
spesso, per la mancanza di adeguata
segnaletica», sostiene Gallo, «si
trasformano in labirinti dai quali è
arduo uscire, se non a costo di lunghi
pellegrinaggi nelle campagne della
zona». Una situazione incresciosa, che
già nell’estate del 2009 aveva spinto
i sindaci e degli operatori turistici
della Piana ad inscenare una plateale
protesta nei pressi dello svincolo
della discordia, per reclamarne
l’immediata riapertura.
Successivamente, a seguito di
ulteriori incontri tra le parti,
l’Anas aveva garantito celerità
nell’esecuzione dei lavori. «Da ultimo
– afferma ora il primo cittadino
cassanese – ci era stato assicurato
che il 30 giugno 2010 lo svincolo
sarebbe stato riaperto. Anche tale
termine, tuttavia, pare essere
destinato a spirare invano, dal
momento che i cantieri appaiono ben
lungi dal chiudere i battenti».
Aggiunge l’esponente dello
scudocrociato: «Gravi e pesanti sono i
disagi che, a causa di questo stato di
cose, si ripercuotono sulle
popolazioni della zona ed in
particolare sugli operatori del
comparto agricolo e di quello
turistico. Ragion per cui diffidiamo
l’Anas a rispettare gli impegni
assunti, anticipando sin d’ora che in
caso contrario faremo ricorso a tutti
gli strumenti che la legge pone a
nostra disposizione per tutelare,
eventualmente anche in sede
giudiziaria, gli interessi del
territorio».
La questione, annuncia inoltre Gallo,
«diverrà altresì oggetto di
un’interrogazione consiliare che a
breve presenterò per chiedere al
Governo regionale di attivarsi per la
pronta e positiva risoluzione della
problematica».
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