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Il sindaco di Cassano diffida l’Anas: «Riaprire subito
lo svincolo autostradale di Firmo. Inaccettabili altri ritardi».

Segreteria politica
Consigliere Regionale Gianluca Gallo
19 giugno 2010

 



«L’Anas è inadempiente: le tante promesse di riapertura dello svincolo autostradale di Firmo sono state purtroppo puntualmente disattese. Non siamo disposti a tollerare ulteriori ritardi».
È quanto afferma il sindaco di Cassano e consigliere regionale dell’Udc Gianluca Gallo, commentando la diffida che il Municipio cassanese ha indirizzato alla società di gestione dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Al centro della contesa, la chiusura per lavori dello snodo firmense: l’interdizione al traffico, in vigore dal 15 aprile 2009, costringe gli automobilisti, i turisti ed i vettori commerciali diretti nella Sibaritide, ad optare per l’uscita di Frascineto o quella di Altomonte ed a seguire percorsi alternativi «che spesso, per la mancanza di adeguata segnaletica», sostiene Gallo, «si trasformano in labirinti dai quali è arduo uscire, se non a costo di lunghi pellegrinaggi nelle campagne della zona». Una situazione incresciosa, che già nell’estate del 2009 aveva spinto i sindaci e degli operatori turistici della Piana ad inscenare una plateale protesta nei pressi dello svincolo della discordia, per reclamarne l’immediata riapertura. Successivamente, a seguito di ulteriori incontri tra le parti, l’Anas aveva garantito celerità nell’esecuzione dei lavori. «Da ultimo – afferma ora il primo cittadino cassanese – ci era stato assicurato che il 30 giugno 2010 lo svincolo sarebbe stato riaperto. Anche tale termine, tuttavia, pare essere destinato a spirare invano, dal momento che i cantieri appaiono ben lungi dal chiudere i battenti». Aggiunge l’esponente dello scudocrociato: «Gravi e pesanti sono i disagi che, a causa di questo stato di cose, si ripercuotono sulle popolazioni della zona ed in particolare sugli operatori del comparto agricolo e di quello turistico. Ragion per cui diffidiamo l’Anas a rispettare gli impegni assunti, anticipando sin d’ora che in caso contrario faremo ricorso a tutti gli strumenti che la legge pone a nostra disposizione per tutelare, eventualmente anche in sede giudiziaria, gli interessi del territorio».
La questione, annuncia inoltre Gallo, «diverrà altresì oggetto di un’interrogazione consiliare che a breve presenterò per chiedere al Governo regionale di attivarsi per la pronta e positiva risoluzione della problematica».


 

 
 
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