La conferma giunge dallo stesso
Dattolo, in coda ad un incontro col
consigliere regionale e sindaco di
Cassano, Gianluca Gallo, fissato per
discutere delle questioni legate ai
risvolti dell’operazione di polizia
giudiziaria portata a termine nei
giorni scorsi dalla Guardia di Finanza
di Sibari, sotto il coordinamento
della Procura di Castrovillari, nei
territori dei comuni di Cassano e
Cerchiara e conclusasi con la scoperta
di nuovi depositi di ferriti ed il
sequestro preventivo di oltre 62
ettari di terreni agricoli contaminati
dagli scarti di lavorazione del ciclo
industriale della “Pertusola sud” di
Crotone. «Il quadro che emerge
dall’inchiesta giudiziaria in corso,
pure in attesa degli ulteriori
doverosi accertamenti di natura
tecnica e sanitaria – commenta il
presidente della Commissione che si
occupa di assetto del territorio e
protezione dell’ambiente - è
gravissimo. Il dramma che da tempo
vivono le popolazioni dell’alto Ionio
cosentino per la presenza nei loro
territori di materiali altamente
inquinanti è a me ben presente: anche
nella mia città, a Crotone, la
situazione è allarmante. E la vicenda
assume contorni ancor più inquietanti
se si considera che le due situazioni
sono tra loro legate da un sottile
filo rosso: i veleni che turbano il
sonno di chi vive nella Sibaritide
sono gli stessi prodotti dalle
fabbriche che hanno martoriato
Crotone». Prosegue il presidente della
Quarta commissione consiliare: «Presto
sarò a Cassano, per un sopralluogo sui
siti contaminati. Certo è che massimo
sarà il nostro impegno: quei veleni
vanno immediatamente rimossi. La
bonifica non solo va effettuata con
sollecitudine, ma va estesa anche alle
aree il cui inquinamento è stato causa
del loro sequestro». Aggiunge Dattolo:
«Sono in costante contatto con
l’assessore regionale all’ambiente,
Franco Pugliano, insieme al quale
stiamo seguendo l’intera vicenda
riguardante i siti di interesse
nazionale di Crotone, Cassano e
Cerchiara. D’intesa con l’assessorato,
ci attiveremo per sollecitare il
ministero dell’ambiente a voler
convocare urgentemente una conferenza
di servizi per fare il punto della
situazione e adottare ogni iniziativa
necessaria a fronteggiare l’emergenza
presente e ad acquisire garanzie sul
prosieguo e l’estensione della
bonifica».
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