«Un risultato storico. L’impegno
istituzionale degli ultimi anni è
stato infine premiato da un successo
che segna il ritorno alla speranza
d’un intero territorio».
Le parole del sindaco di Cassano Ionio
e consigliere regionale Gianluca Gallo
hanno suggellato ieri il sopralluogo
effettuato dal primo cittadino
cassanese e dal suo vice Mimmo Lione,
oltre che dal sindaco di Cerchiara di
Calabria, Antonio Carlomagno, nella
contrada sibarita di Tre Ponti, in uno
dei tre siti contaminati dalle ferriti
di zinco illecitamente stoccate nella
Piana nella prima metà degli anni
Novanta. Nell’area si muovono, in
queste ore, i mezzi e gli operai della
“Syndial”, la controllata del gruppo
Eni erede del polo chimico crotonese
dai cui forni uscirono le ferriti
messe a dormire tra Sibari e Cerchiara.
La bonifica, iniziata nella giornata
del 13 dicembre, contempla la
rimozione del terreno contaminato ed
il suo smaltimento nella discarica
Sovreco di Crotone. Il 10 gennaio i
cantieri apriranno i battenti per il
risanamento di contrada Capraro, in
quel di Cerchiara. Quindi, a seguire,
si sposteranno nuovamente a Cassano,
nel terzo sito, individuato in
contrada Prainetta. Stando alle
previsioni, i lavori dovrebbero
concludersi entro il prossimo luglio,
con la rimozione di circa 30.000
tonnellate di ferriti. «Oggi è un
giorno di festa per tutta la
Sibaritide», ha detto Gallo visitando
il cantiere allestito dalla “Syndial”
in contrada Tre Ponti, aggiungendo
poi: «Vigileremo sull’andamento degli
interventi in programma, per
assicurarci che tutto proceda per il
meglio. Una brutta storia volge al
termine, ma il nostro impegno
proseguirà affinché venga presto
svolta quell’indagine epidemiologica
che sola può chiarire ogni dubbio
sull’eventuale correlazione tra la
presenza delle ferriti e l’incremento
delle patologie tumorali nel
comprensorio. Non ci fermeremo, finchè
verità non sarà fatta. Le ferriti sono
un incubo dal quale vogliamo
svegliarci senza che possano più
residuare dubbi e paure».
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