«Il quadro che emerge dall’inchiesta
giudiziaria in corso, pure in attesa
degli ulteriori doverosi accertamenti
di natura tecnica e sanitaria, è
comunque gravissimo e richiama ancora
una volta la “Syndial” alle sue
responsabilità».
È quanto afferma il consigliere
regionale e sindaco di Cassano Ionio,
Gianluca Gallo, in riferimento
all’operazione di polizia giudiziaria
portata a termine nella mattinata di
oggi dalla Guardia di Finanza, sotto
il coordinamento della Procura di
Castrovillari, nei territori dei
comuni di Cassano Ionio e Cerchiara di
Calabria, e conclusasi con la scoperta
di nuovi depositi di ferriti ed il
sequestro preventivo di oltre 62
ettari di terreni agricoli contaminati
dagli scarti di lavorazione del ciclo
industriale della “Pertusola sud” di
Crotone. «Nell’esprimere apprezzamento
per l’operato delle forze dell’ordine
e della magistratura – commenta
Gianluca Gallo – ribadisco quanto
detto ieri in conferenza stampa
insieme al collega sindaco di
Cerchiara: quei veleni vanno
immediatamente rimossi. La bonifica
non solo va effettuata con
sollecitudine, ma va estesa anche alle
aree il cui inquinamento, comprovato
dal piano di caratterizzazione
commissionato proprio dai Comuni di
Cassano e Cerchiara, ha portato al
loro sequestro. Indispensabile,
altresì, un’indagine epidemiologica,
per definire i contorni dell’emergenza
ambientale in atto». Aggiunge Gallo:
«Adesso che il ministero dell’ambiente
ha stoppato la bonifica avviata dai
nostri Comuni, affidandola alla “Syndial”,
l’azione di risanamento si è bloccata.
Bisogna invece ripartire in fretta. A
tal proposito, con il sostegno della
Regione Calabria, che con
l’assessorato all’ambiente ha già
manifestato la propria disponibilità,
chiederemo al ministero dell’ambiente
di convocare urgentemente una
conferenza di servizi per fare il
punto della situazione e adottare ogni
iniziativa necessaria a fronteggiare
l’emergenza presente e ad acquisire
garanzie sul prosieguo e l’estensione
della bonifica».
Conclude Gallo: «Nessuno sconto sarà
fatto a chi ha inquinato la nostra
terra: se e quando l’inchiesta in
corso sfocerà in un processo penale,
il Comune di Cassano Ionio si
costituirà parte civile contro i
presunti responsabili dello scempio
consumato. Mi adopererò affinchè anche
la Regione faccia altrettanto. È
l’impegno che assumo oggi da sindaco
oltre che da consigliere regionale, e
che sono certo sarà mantenuto anche da
chi mi succederà alla guida della
città».
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