Il ruolo del Comitato regionale di
controllo contabile e la mission del
suo nuovo presidente.
Il Comitato regionale di controllo
contabile ha il compito di riferire al
Consiglio regionale sulla gestione del
patrimonio immobiliare della Regione,
sul rispetto del bilancio regionale di
previsione, sull’adeguatezza e
completezza della documentazione
contabile, sulla regolarità degli
adempimenti fiscali, sul rendiconto
generale regionale. Può inoltre
attivare forme di collaborazione con
la sezione regionale di controllo
della Corte dei Conti, nonché
richiedere alla stessa pareri in
materia di contabilità pubblica.
Dunque, compiti e prerogative di
rilievo, ancor più alla luce della
drammatica crisi finanziaria che
attanaglia le famiglie calabresi ed i
conti della Regione. Probabilmente, se
nel recente passato il Comitato avesse
svolto meglio i suoi compiti, molti
dei guai finanziari presenti non
sarebbero neppure sorti. In attuazione
del programma di cui il presidente
Scopelliti è garante, proveremo a
restituire al Comitato la sua piena
funzionalità, certi di rendere così un
servizio alla Calabria ed ai
calabresi.
Il deficit della Sanità calabrese è
spaventoso: cosa si può fare per
risollevare le sorti della Regione?
È indubbio che nel passato le voci di
spesa si siano moltiplicati a
dismisura, al di fuori di ogni
controllo, tanto che oggi persino per
le società specializzate è impresa
ardua riuscire a quantificare con
esattezza l’ammontare del debito
contratto in ambito sanitario dalla
Regione. L’Udc e tutte le forze di
maggioranza sono impegnate a definire,
anzitutto, i contorni della massa
debitoria. Una volta acquisiti questi
dati, già nei prossimi giorni si
adotteranno le contromisure
necessarie, riformando radicalmente il
sistema sanitario per modellarne uno
che, invece d’essere una macchina
elettorale come finora è stato in
Calabria, risponda finalmente alle
esigenze dei malati, e non dei medici
e della politica.
Cosa le resta della esperienza da
sindaco?
Tanto, tantissimo. Al punto che
davanti ai miei concittadini, nei
giorni della campagna elettorale, ho
assicurato loro che, se eletto, avrei
svolto il mio ruolo con la mentalità
del sindaco, garantendo il costante,
quotidiano contatto con la gente, per
ascoltarne le ragioni e le richieste e
provare a dare risposta ai tanti
bisogni attraverso politiche di
crescita e sviluppo finanziabili con
le risorse disponibili. I miei sei
anni di sindacatura sono stati per me
una scuola eccezionale, in termini
umani, teorici e pratici: ciò che la
pratica amministrativa mi ha insegnato
resterà indispensabile patrimonio
anche nella mia nuova veste di
consigliere regionale.
Un impegno prioritario su tutti che
intende portare avanti nel corso della
legislatura appena iniziata.
Lavorerò per la crescita dell’intera
regione, spendendo ogni risorsa ed
energia in particolare per il mio
territorio: Sibaritide e Pollino sono
l’emblema di comunità che da sempre si
guardano, senza vedersi né mai
trovarsi. È invece necessario che i
tanti campanili prendano finalmente a
lavorare insieme puntando su settori
come l’agricoltura ed il turismo, da
valorizzare attraverso la creazione di
quelle infrastrutture, come
l’aeroporto della Sibaritide, o il
potenziamento di quelle esistenti,
quali il porto di Corigliano, in cui
da anni la Calabria citeriore invano
confida.
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