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Intervista  al quotidiano " La discussione "

Segreteria politica
Consigliere Regionale Gianluca Gallo
10 giugno 2010

 


Il ruolo del Comitato regionale di controllo contabile e la mission del suo nuovo presidente.
Il Comitato regionale di controllo contabile ha il compito di riferire al Consiglio regionale sulla gestione del patrimonio immobiliare della Regione, sul rispetto del bilancio regionale di previsione, sull’adeguatezza e completezza della documentazione contabile, sulla regolarità degli adempimenti fiscali, sul rendiconto generale regionale. Può inoltre attivare forme di collaborazione con la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, nonché richiedere alla stessa pareri in materia di contabilità pubblica. Dunque, compiti e prerogative di rilievo, ancor più alla luce della drammatica crisi finanziaria che attanaglia le famiglie calabresi ed i conti della Regione. Probabilmente, se nel recente passato il Comitato avesse svolto meglio i suoi compiti, molti dei guai finanziari presenti non sarebbero neppure sorti. In attuazione del programma di cui il presidente Scopelliti è garante, proveremo a restituire al Comitato la sua piena funzionalità, certi di rendere così un servizio alla Calabria ed ai calabresi.

Il deficit della Sanità calabrese è spaventoso: cosa si può fare per risollevare le sorti della Regione?
È indubbio che nel passato le voci di spesa si siano moltiplicati a dismisura, al di fuori di ogni controllo, tanto che oggi persino per le società specializzate è impresa ardua riuscire a quantificare con esattezza l’ammontare del debito contratto in ambito sanitario dalla Regione. L’Udc e tutte le forze di maggioranza sono impegnate a definire, anzitutto, i contorni della massa debitoria. Una volta acquisiti questi dati, già nei prossimi giorni si adotteranno le contromisure necessarie, riformando radicalmente il sistema sanitario per modellarne uno che, invece d’essere una macchina elettorale come finora è stato in Calabria, risponda finalmente alle esigenze dei malati, e non dei medici e della politica.

Cosa le resta della esperienza da sindaco?
Tanto, tantissimo. Al punto che davanti ai miei concittadini, nei giorni della campagna elettorale, ho assicurato loro che, se eletto, avrei svolto il mio ruolo con la mentalità del sindaco, garantendo il costante, quotidiano contatto con la gente, per ascoltarne le ragioni e le richieste e provare a dare risposta ai tanti bisogni attraverso politiche di crescita e sviluppo finanziabili con le risorse disponibili. I miei sei anni di sindacatura sono stati per me una scuola eccezionale, in termini umani, teorici e pratici: ciò che la pratica amministrativa mi ha insegnato resterà indispensabile patrimonio anche nella mia nuova veste di consigliere regionale.

Un impegno prioritario su tutti che intende portare avanti nel corso della legislatura appena iniziata.
Lavorerò per la crescita dell’intera regione, spendendo ogni risorsa ed energia in particolare per il mio territorio: Sibaritide e Pollino sono l’emblema di comunità che da sempre si guardano, senza vedersi né mai trovarsi. È invece necessario che i tanti campanili prendano finalmente a lavorare insieme puntando su settori come l’agricoltura ed il turismo, da valorizzare attraverso la creazione di quelle infrastrutture, come l’aeroporto della Sibaritide, o il potenziamento di quelle esistenti, quali il porto di Corigliano, in cui da anni la Calabria citeriore invano confida.
 

 
 
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