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COMUNICATO STAMPA


«Garantire l’integrazione salariale ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità
ed avviare un confronto col Governo nazionale per la loro stabilizzazione».
Lo chiede il consigliere regionale Gianluca Gallo.

 

Segreteria politica
Consigliere Regionale Gianluca Gallo
6 dicembre 2010

 



«La creazione di posti di lavoro connotati da una precarietà assoluta è una drammatica eredità del passato, ma oggi i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità rappresentano un patrimonio, professionale ed umano, da tutelare e valorizzare. Per questo chiediamo al Governo regionale di reperire le risorse utili a fronteggiare l’emergenza e ad aprire, contestualmente, un confronto col Governo nazionale, per individuare percorsi idonei alla stabilizzazione di migliaia di lavoratori».
È quanto ha dichiarato il Presidente del Comitato regionale di controllo contabile, Gianluca Gallo, in ordine alle vicende interessanti il bacino delle migliaia di lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. Gallo, che insieme ad altri consiglieri regionali è tra i firmatari d’un progetto di legge per la stabilizzazione dei precari calabresi, ha sottoscritto anche l’ordine del giorno con cui la Terza commissione consiliare regionale invita la giunta presieduta da Giuseppe Scopelliti a reperire le risorse finanziarie indispensabili ad assicurare, fino alla fine del 2011, l’integrazione salariale in favore di lsu ed lpu. «E’ una misura necessaria e doverosa – ha commentato l’esponente dell’Udc – per far sì che non vada perduto un patrimonio umano e professionale ormai essenziale per centinaia di enti della nostra regione, presso i quali i lavoratori precari, con la loro attività, assicurano servizi primari». Ha aggiunto Gallo: «Fronteggiare l’emergenza presente è impegno ineludibile, ma auspico che proprio in vista della discussione della proposta di legge sulla stabilizzazione, il Governo regionale avvii un confronto costruttivo col Governo nazionale, affinchè siano individuate le strade da percorrere per giungere alla definizione della problematica, mediante la stabilizzazione di migliaia di lavoratori».

 

 
 
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