Fare luce sullo stato dei lavori e
aprire al traffico le gallerie di
Montegiordano, per migliorare la
sicurezza nel centro abitato ed
accorciare i tempi di percorrenza
lungo la statale 106.
È la richiesta che il consigliere
regionale dell’Udc Gianluca Gallo,
presidente del Comitato regionale di
controllo contabile, ha rivolto ai
vertici dell’Anas regionale e
nazionale, sollevando il caso dei
tunnel che, realizzati agli ingressi
del centro abitato montegiordanese con
l’intento di evitare l’afflusso di
camion e automobili nel cuore del
paese, da anni attendono d’essere
aperti al traffico. «Il progetto
esecutivo dell’opera -ricorda Gallo –
risale al 1996. Due anni dopo furono
aggiudicati i lavori, che nel luglio
2001 permisero l’abbattimento
dell’ultimo diaframma. Da allora poco
o niente, sebbene i lavori di
ammodernamento e ampliamento della
statale ionica siano ritenuti di
particolare interesse soprattutto per
la posizione strategica di cerniera e
collegamento fra le regioni Puglia,
Basilicata e Calabria». Aggiunge
l’esponente dello scudocrociato: «Nel
2006, l’allora ministro alle
infrastrutture Antonio Di Pietro
appalesò la necessità di nuovi
interventi di adeguamento tecnologico,
assicurando che nel volgere di un anno
gli stessi sarebbero stati portati a
compimento. Così, per come di tutta
evidenza, non è stato, dal momento che
appena lo scorso dicembre, in risposta
ad una nota della Direzione generale
del ministero, proprio l’Anas
informava che i lavori sarebbero stati
ultimati nel giugno del 2010 senza
necessità di interventi strutturali,
risultando le gallerie regolarmente
collaudate e perfettamente idonee ad
accogliere il traffico pesante e
leggero».
Conclude il consigliere regionale
centrista: «Gravi e pesanti sono i
disagi che, a causa di questo stato di
cose, si ripercuotono sui cittadini e,
in particolare, sulle popolazioni
della zona. Ragion per cui diffidiamo
l’Anas a rispettare gli impegni
assunti, anticipando sin d’ora che in
caso contrario faremo ricorso a tutti
gli strumenti che la legge pone a
nostra disposizione per tutelare,
eventualmente anche in sede
giudiziaria, gli interessi del
territorio». La questione, annuncia
inoltre Gallo, «diverrà altresì
oggetto di un’interrogazione
consiliare che a breve presenterò per
chiedere al Governo regionale di
attivarsi per la pronta e positiva
risoluzione della problematica».
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