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Il consigliere regionale Gianluca Gallo sollecita l’Anas: «Aprire subito al traffico le gallerie di Montegiordano. Inaccettabili altri ritardi».

Segreteria politica
Consigliere Regionale Gianluca Gallo
2 settembre 2010

 



Fare luce sullo stato dei lavori e aprire al traffico le gallerie di Montegiordano, per migliorare la sicurezza nel centro abitato ed accorciare i tempi di percorrenza lungo la statale 106.
È la richiesta che il consigliere regionale dell’Udc Gianluca Gallo, presidente del Comitato regionale di controllo contabile, ha rivolto ai vertici dell’Anas regionale e nazionale, sollevando il caso dei tunnel che, realizzati agli ingressi del centro abitato montegiordanese con l’intento di evitare l’afflusso di camion e automobili nel cuore del paese, da anni attendono d’essere aperti al traffico. «Il progetto esecutivo dell’opera -ricorda Gallo – risale al 1996. Due anni dopo furono aggiudicati i lavori, che nel luglio 2001 permisero l’abbattimento dell’ultimo diaframma. Da allora poco o niente, sebbene i lavori di ammodernamento e ampliamento della statale ionica siano ritenuti di particolare interesse soprattutto per la posizione strategica di cerniera e collegamento fra le regioni Puglia, Basilicata e Calabria». Aggiunge l’esponente dello scudocrociato: «Nel 2006, l’allora ministro alle infrastrutture Antonio Di Pietro appalesò la necessità di nuovi interventi di adeguamento tecnologico, assicurando che nel volgere di un anno gli stessi sarebbero stati portati a compimento. Così, per come di tutta evidenza, non è stato, dal momento che appena lo scorso dicembre, in risposta ad una nota della Direzione generale del ministero, proprio l’Anas informava che i lavori sarebbero stati ultimati nel giugno del 2010 senza necessità di interventi strutturali, risultando le gallerie regolarmente collaudate e perfettamente idonee ad accogliere il traffico pesante e leggero».
Conclude il consigliere regionale centrista: «Gravi e pesanti sono i disagi che, a causa di questo stato di cose, si ripercuotono sui cittadini e, in particolare, sulle popolazioni della zona. Ragion per cui diffidiamo l’Anas a rispettare gli impegni assunti, anticipando sin d’ora che in caso contrario faremo ricorso a tutti gli strumenti che la legge pone a nostra disposizione per tutelare, eventualmente anche in sede giudiziaria, gli interessi del territorio». La questione, annuncia inoltre Gallo, «diverrà altresì oggetto di un’interrogazione consiliare che a breve presenterò per chiedere al Governo regionale di attivarsi per la pronta e positiva risoluzione della problematica».

 

 
 
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