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Il Quotidiano
della Calabria
17 marzo 2010
Antonio Iannicelli
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Cassano. L’immobile che ospita i
finanzieri negli anni ’80 apparteneva
al clan di Cirillo
Vento di
legalità nella Sibaritide
Inaugurata la nuova sede della
compagnia della Guardia di Finanza
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Sibari - Durante gli anni ottanta era
una delle sedi operative del potente
clan camorristico che faceva capo a
Giuseppe Cirillo, che, con il
beneplacito dei più potenti “loca -
li” di ‘ndrangheta della Calabria,
diede vita al “locale”di Sibari. Un
“locale”che controllava tutte le
attività criminose sul vasto
territorio dello Jonio cosentino,
della Valle dell’Esaro e dell’intero
Pollino. Dallo scorso primo agosto, è
un presidio di legalità. Una sede
operativa di quel volto dello Stato
vicino ai cittadini. E’ sede della
Compagnia della Guardia di Finanza di
Sibari che opererà, in collaborazione
con le altre forze di Polizia, a
garantire sicurezza e legalità in
questa parte di Calabria, la
Sibaritide, dove ancora oggi la
criminalità organizzata continua a far
sentire la sua opprimente presenza e a
gestire i suoi innumerevoli affari che
vanno dall’usura alla prostituzione,
dal traffico di droga e di armi alle
estorsioni, fino al controllo della
mano d’opera dei lavoratori immigrati.
Ieri mattina si è svolta la solenne
cerimonia ufficiale di inaugurazione
della sede della Compagnia delle
Fiamme Gialle ubicata a Sibari, in
località“Bruscata Piccola”, e dedicata
alla memoria del sottotenente Carmine
Perrone, medaglia di bronzo al valor
militare, in onore del quale è stata
scoperta, a cura della madrina della
cerimonia, Giuseppina Fronteddu,
moglie del comandante generale della
Guardia di Finanza, Cosimo D’Arrigo,
una lapide che è stata benedetta da
monsignor Vincenzo Bertolone, vescovo
della diocesi di Cassano Ionio. Alla
cerimonia hanno presenziato i vertici
nazionali, regionali e provinciali
della Guardia di Finanza. Presente lo
stesso comandante generale, il
generale di Corpo d’Armata, Cosimo
D’Arrigo, al quale sono stati resi gli
onori militari. Nello spazio
antistante la tribuna delle autorità,
dove hanno preso posto unitamente alle
più alte cariche militari,
civili e religiose della provincia,
anche il comandante interregionale
dell’Italia Sud-Occidentale della
Guardia di Finanza,generale di Corpo
d’Armata, Mauro Michelacci, e il
comandante Regionale Calabria,
generale B. Gaetano Giancane, che ha
rivolto, in apertura, un breve
indirizzo di saluto, erano schierati
anche i Labari delle associazioni
combattentistiche e d’Arma e i
gonfaloni dei comuni di Cassano Ionio
e di Firmo e il gonfalone
dell’amministrazione provinciale di
Cosenza, nonché gli alunni della
scuola media che avuto la possibilità
di apprezzare le moderne tecnologie
dell’elicottero delle Fiamme Gialle e
accarezzare gli splendidi esemplari di
unità cinofile antidroga. Il
comandante generale, Cosimo D’Arrigo,
nel suo breve discorso, ha ricordato
la figura del sottotenente Carmine
Perrone che “il 7 maggio 1909, a
Margherita di Savoia, in occasione di
gravi tumulti, benché malmenato e
ferito dalla folla, tenne contegno
calmo, energico e risoluto, riuscendo
a disperdere i tumultuanti senza far
diretto uso delle armi”. Il sindaco di
Cassano, Gianluca Gallo, ha parlato di
«Risultato straordinario, che segna il
ritorno in pianta stabile dello Stato
in territori fino a pochi anni fa
regno della 'ndrangheta. Siamo certi
che la nuova Compagnia della Guardia
di Finanza, insieme ai Carabinieri
della giovanissima Tenenza di Cassano
– ha concluso Gallo – riuscirà ad
assicurare una risposta ancor più
efficace, rispetto al passato, alla
voglia di legalità di cui s'avverte
indispensabile il bisogno in un
comprensorio che la legalità va
cercando disperatamente per
svilupparsi economicamente e
socialmente». La cerimonia
dell’inaugurazione ha avuto termine
con la visita della sede dopo che era
stato tagliato il nastro da parte
della madrina Giuseppina Fronteddu e
dopo la benedizione impartita dal
presule cassanese, monsignor Bertolone.
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