Operativa dal primo agosto, la caserma
della guardia di finanza a Sibari è
stata ufficialmente inaugurata ieri
mattina con una solenne cerimonia a
cui hanno preso parte autorità civili,
religiose e militari di tutta la
Sibaritide. La nuova compagnia delle
fiamme gialle è diretta dal capitano
Antonio Taccardi e già ha fatto
sentire la propria presenza sul
territorio con importanti operazioni
antibracconaggio e non solo. Come si
ricorderà la caserma ha preso il posto
della compagnia di Trebisacce. Negli
interventi di revisione
dell’architettura dei reparti
territoriali della Calabria, il
comando generale di Roma ha inserito,
infatti, la compagnia delle fiamme
gialle in un progetto a lungo raggio
sul territorio, portando a capo del
nucleo operativo un comandante
proveniente dalla scuola allievi
finanzieri di Bari-Palese e ha il
grado di capitano con un’anzianità di
servizio trentennale. A presenziare la
cerimonia è stato lo stesso comandante
generale delle fiamme gialle, Cosimo
D’Arrigo, al quale sono stati resi gli
onori militari da una compagnia di
formazione schierata nel piazzale
delle caserma. Hanno preso posto nello
schieramento anche i labari delle
associazioni combattistiche e d’arma e
i gonfaloni del Comune di Cassano allo
Ionio e della Provincia di Cosenza (in
rappresentanza della quale c’era il
presidente Mario Oliverio). Il
generale D’Arrigo, nel corso del suo
discorso, ha inteso innanzitutto
ricordare il gesto eroico compiuto nel
1909 dal sottotenente Carmine Perrone,
cui è stata intitolata
l’infrastruttura; gesto che è ora
stigmatizzato in una lapide in marmo
appositamente realizzata e dedicata a
perenne ricordo dell’ufficiale. Dopo
la scopertura, effettuata della
madrina della cerimonia, Giuseppina
Fronteddu, consorte del comandante
generale, la lapide è stata benedetta
dal vescovo di Cassano Vincenzo
Bertolone. Lo stesso generale delle
fiamme gialle, intrattenendosi con i
giornalisti, ha sottolineato
l’importanza dell’evento odierno,
collegato anche alla particolare,
quanto attuale politica dello Stato
volta all’aggressione dei patrimoni
illecitamente acquisiti dalle
organizzazioni criminali. L’immobile
fu infatti, anni orsono, sequestrato
al temibile clan Cirillo operante
nella sibaritide negli anni ’90. La
cerimonia militare, che ha vissuto un
momento di particolare valenza
simbolica con la consegna al nuovo
reparto delle fiamme gialle del
tricolore offerto dal Comune di
Cassano allo Ionio, ha avuto termine
con il rituale taglio del nastro
all’ingresso a cura della madrina e la
benedizione impartita dal vescovo
Bertolone. La cerimonia si è poi
conclusa con la visita
all’infrastruttura da parte dei
numerosi ospiti intervenuti. Hanno
fatto sentire il loro calore ed
entusiasmo anche i ragazzi della
locale scuola media ed elementare
intervenuti. A loro sono stati
riservati numerosi gadget delle fiamme
gialle e una visita speciale ai mezzi
del corpo. La nuova sede della guardia
di finanza a Sibari ospita dallo
scorso primo agosto quaranta agenti
tra baschi verdi e finanzieri, diretti
e coordinati dal capitano Taccardi .
Così ha spiegato il sindaco di Cassano
Gianluca Gallo: «La presenza di un
nuovo presidio di forze dell’ordine è
importantissima e serve a risolvere
molti problemi di legalità nel nostro
comune». Questa è un periodo di grave
crisi, che ha ripercussioni gravi su
un comune debole come il nostro.
Qui la maggior parte dei cittadini
vuole vivere in serenità, ma è scacco
di una esigua minoranza che continua a
far rumore, abbandonandosi ad ogni
genere di illegalità. Dobbiamo
lavorare per isolare questa minoranza
anche chiedendo al governo misure di
prevenzione serie. L’illegalità - ha
spiegato il sindaco - si deve
combattere innanzitutto prevenendo, ad
iniziare dai ragazzi di scuole laddove
deve essere portato per prima
l’insegnamento alla legalità». La
nuova sede della guardia di finanza,
come ricordato dal Generale D’Arrigo,
è stata istituita in uno stabile di
proprietà demaniale, confiscato al
boss mafioso Giuseppe Cirillo e
fungerebbe da punto di riferimento per
la repressione dei crimini contro il
patrimonio da Cassano sin a tutto
l’alto Jonio. Con l’istituzione della
neocompagnia a Sibari , come detto, è
stata soppressa la brigata della
guardia di ginanza di Trebisacce e
sarà potenziata quella di Corigliano.
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